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Attivisti del Partito Socialista Europeo

Attivisti del Partito Socialista Europeo

mercoledì 19 dicembre 2007

Newsletter del 18 dicembre 2007


NEWSLETTER DEL 18 DICEMBRE 2007

 

Un referendum per l'albo delle unioni civili a Roma

Il Campidoglio accetta veti della Cei ma la città è laica

Parte il 15 gennaio la raccolta di firme per un referendum per l'istituzione dell'albo delle unioni civili nel comune di Roma. Dopo la "giornata nera" della Capitale, i socialisti tornano alla carica e rilanciano il tema delle coppie di fatto come 'termometro' della laicità di una città come Roma, "a sovranità  limitata" e messa sotto scacco "dai veti delle gerarchie ecclesiastiche". Per Boselli il Pd ha "accettato" una imposizione  delle gerarchie ecclesiastiche subendo pressioni per affossare il  registro delle unioni civili a Roma.

In una conferenza stampa alla Camera lo stato maggiore del  Partito socialista punta tutto sulla consultazione popolare. Sono 50mila le firme da raccogliere entro in tre mesi, a partire dal 15  gennaio, per arrivare al referendum (senza quorum) entro sei mesi. Enrico Boselli  parla di voto previsto in autunno, ma i socialisti romani promotori  dell'iniziativa stringono i tempi e non nascondono l'ambizione di  portare i cittadini alle urne già in primavera, in concomitanza con  le elezioni provinciali a Roma.

"Ieri è stata una giornata nera per Roma, per i diritti civili e per tante famiglie di cittadini italiani", spiega Boselli,  accompagnato in conferenza stampa da Roberto Villetti, Franco  Grillini, Mauro Del Bue, Valdo Spini e Gianluca Quadrana, consigliere  comunale dei socialisti in Campidoglio. Per Boselli nelle grandi  capitali europee come Parigi, Madrid, Londra o Berlino e perfino a Lisbona, "i diritti vengono garantiti, mentre a Roma sono stati negati. E quello che è successo ieri in Campidoglio rischia di accadere domani in Parlamento".

Boselli commenta la giustificazione usata da Walter Veltroni e Goffredo Bettini per dire no all'istituzione del  registro delle unioni civili. "Dire è inutile approvarlo a Roma  perché è in discussione una legge in Parlamento è curioso. Attenzione, perché sono gli stessi che impediranno la legge in  Parlamento. La scelta del Partito democratico - incalza Boselli - nasce dalla preclusione dichiarata delle gerarchie ecclesiastiche. Farà piacere alla Cei, ma è sbagliato accettare queste imposizioni". Da qui la decisione di lanciare una grande raccolta di firme per il referendum: "Se il sindaco non vuole il registro, i romani  potranno decidere da soli", auspica Boselli che non vuole farne una  "battaglia esclusiva" dei socialisti, ma invita tutti i laici e i  liberali a partecipare a questa campagna. Anche Grillini parla di "risultato scioccante" a Roma e punta il dito contro "il veto di  Ruini" che fa di Roma "una città a sovranità limitata".

"Dobbiamo chiederci - continua Grillini - se non siamo per caso entrati in una dittatura clericale soft, senza carri armati ma dove non si può parlare di quello che dà fastidio a Oltretevere". Per Grillini in Italia si pone una vera questione laicità e per questo il referendum aiuterà a fare chiarezza. Ma non si aspetta nulla dal Pd: "Rosy Bindi ha già annunciato che la legge in Italia non passerà.  Non prendiamoci in giro, il Pd è nato sacrificando la laicità".

 

Quadrana: per Roma diritti e doveri come in tutta Europa

"Ieri sera in Campidoglio – ha detto Gianluca Quadrana - è stata bocciata l'istituzione di un registro delle unioni civili a Roma. Primo firmatario della proposta  consiliare ero stato io già nel luglio del 2006. Da allora, visto che quella delibera ci era stato impedito di discuterla in Aula Giulio Cesare, insieme ad altri partiti e alla comunità lgbt capitolina abbiamo raccolto 10263 firme a sostegno di una delibera di iniziativa popolare. Entrambe le delibere sono state respinte con il voto contrario del PD e il benestare del Sindaco Veltroni. Quello che accaduto non ci sconforta ed anzi ci dà più forza nel proseguire la battaglia intrapresa. Migliaia di cittadine e di cittadini della capitale aspettano risposte concrete da troppo tempo. Con questo spirito, insieme alle forze politiche, sindacali ed al mondo delle associazioni nei prossimi mesi saremo impegnati in una nuova raccolta firme per un referendum popolare per ottenere a Roma il riconoscimento di diritti e dovere colpevolmente negati. Roma deve assomigliare anche in questo alle grandi capitali europee. Il Partito del Socialismo europeo e dell'Internazionale socialista saranno con noi in questo impegno per la libertà, le pari opportunità e la giustizia per ciascuno e per tutti.

 

Angius: a Roma cittadini in libertà vigilata

"A Roma la bocciatura in Consiglio comunale dell'ordine del giorno sul registro delle Unioni civili rappresenta innanzitutto una sconfitta culturale e politica". Lo afferma il Vice Presidente del Senato, Gavino Angius, commentando quanto accaduto ieri in Consiglio comunale a Roma.

"È impensabile infatti - prosegue Angius - che in una capitale mondiale come Roma, dove dovrebbe vigere un sistema all'avanguardia di diritti individuali, ci si divida ancora su un tema come questo. Non stiamo parlando di questioni che riguardano il diritto alla vita, quelli considerati eticamente sensibili tanto per essere chiari. Qui stiamo parlando del riconoscimento di diritti individuali in relazione ad una società che ormai è profondamente mutata rispetto a quella di 30 o 40 anni fa. Con la decisione consiliare assunta ieri i cittadini di Roma si trovano di fatto in libertà vigilata. Certo è che ancora una volta l'ambiguità del Partito Democratico ha sancito una sconfitta di chi si batte per un aggiornamento dei diritti civili e per uno Stato realmente laico. Siamo di fronte all'ennesimo colpo alla libertà delle persone e - conclude Angius - alla messa in discussione della laicità dello Stato".

 

Fgs, la nostra battaglia non si ferma qui

"La nostra battaglia non si ferma qui". Afferma Sara Fontana segretario della Federazione dei Giovani Socialisti di Roma. "Non ci fermerà la bocciatura della delibera sull'istituzione del registro delle unioni civili, l'assenza del sindaco Veltroni in aula, né un  consiglio comunale condizionato dai dictat del Vaticano. Ieri – continua Fontana- siamo stati in piazza del Campidoglio sotto la pioggia fino all'ultimo e continueremo a manifestare. Questa è una sconfitta per tutti noi cittadini romani che abbiamo avuto l'ennesima conferma di vivere in una città tutt'altro che libera. L'assenza del sindaco,  leader del partito del Poi Decideremo – conclude Fontana-  è gravissima e dimostra lo scarso interesse di Veltroni nei confronti dei cittadini glbt e di tutti coloro che vogliono uno Stato e una città laica."

 

Rnp, alla Camera cambia nome e sale a 21 deputati

Il nome del gruppo ora è: 'Socialisti e Radicali - Rnp'

Il gruppo della Camera della Rosa nel Pugno cambia nome e si allarga. La decisione, su cui radicali e socialisti si sono confrontati per diverse settimane, è stata presa stamattina. L'annuncio è affidato al capogruppo Roberto Villetti che, a margine di una conferenza stampa sulle unioni civili a Montecitorio, riferisce di una riunione del gruppo in cui si è deciso "all'unanimità di passare da Rnp a 'Socialisti e Radicali - Rnp'", una decisione che segnala la presenza di "due componenti autonome" e lascia un richiamo alla lista in cui sono stati eletti i deputati.

L'operazione, richiesta a gran voce dalla parte socialista del gruppo che si sentiva poco 'valorizzata', permette anche l'ingresso nel gruppo di 4 deputati socialisti: sono i 3 fuoriusciti da Sinistra democratica aderenti al gruppo Misto (Franco Grillini, Valdo Spini e Franco Baratella) e Mauro Del Bue, aderente a 'Democrazia cristiana e partito socialista nuovo Psi'. Così il gruppo raggiunge i 21 deputati (15 socialisti più 6 radicali), uscendo dalla dimensione del 'minigruppo' a cui era condannata come Rnp. Al Senato sono in 'quota socialista' Gavino Angius, Roberto Barbieri e Accursio Montalbano.

 

Legge elettorale, serve una riunione di maggioranza

Angius: o rinvio del voto e del vertice o tutti liberi

"È saggio rinviare l'adozione del testo base e ancor più saggio fare una riunione di maggioranza prima dell'adozione del testo base. Se ciò non avvenisse è evidente che saremmo tutti liberi". Così il senatore del Partito socialista Gavino Angius spiega come andranno i lavori in commissione Affari Costituzionali al Senato, dove i piccoli dell'Unione stanno prendendo a ruota la parola.

"Non capisco perché il Pd - afferma Angius dopo aver preso la parola in commissione - rompendo la solidarietà di maggioranza, possa prendere un'iniziativa autonoma, stabilendo un'intesa privilegiata con il capo dell'opposizione. Noi siamo favorevoli ad una semplificazione del sistema politico, però pensiamo anche che vada perseguita non tagliando la testa ai  partiti piccoli". In realtà, afferma il vicepresidente del  Senato, "questa legge è pensata ad esclusivo interesse dei due  partiti principali, Pd e Fi, secondo il principio che c'è il  premio di maggioranza per chi vince ed il premio di maggioranza per chi perde, che siano uno il Pd e l'altro Fi". Perciò, conclude Angius, "la proposta di legge base è secondo noi tutta da rifare: siamo pronti a discutere anche le soglie di  sbarramento, ma è inaccettabile che si cambi il sistema  politico per legge... questo facciamolo fare agli elettori".

 

Veltroni vuole cambiare nome al Pse

Craxi: sia più lineare e coerente

"Prima Veltroni iscriva il Partito Democratico nel Pse e dopo chieda a tutti i Partiti socialisti di cambiare nome: ciò sarebbe più lineare e coerente piuttosto che porre un problema agli altri nell'impossibilità di risolvere il proprio. In Italia c'è un grande spazio politico per il nuovo Partito Socialista, uno spazio che Veltroni ci obbligherà a ricoprire nell'interesse della sinistra italiana". Lo afferma Vittorio Craxi del Partito Socialista-Pse.

 

Il pasticcio sicurezza

Spini: tutti hanno detto che c'è un chiaro errore nel testo del dl

"Eviterei di porre il Presidente della Repubblica di fronte ad un testo in cui tutti hanno denunciato l'esistenza di un chiaro errore. O la maggioranza è in grado di correggere questo errore oppure non capisco perché dovrebbe effettuare un voto viziato in partenza". Così Valdo Spini, Vice Presidente del Gruppo Misto della Camera dei Deputati in rappresentanza della componente "Socialisti per la Costituente".

 

Del Bue: così com'è il provvedimento non è votabile

"È evidente – afferma Mauro del Bue del Partito socialista -  che così com'è, marchiato da un grave errore di riferimento sulle discriminazioni sessuali (ci si riferisce a un articolo sbagliato del Trattato di Amsterdam) il provvedimento non è votabile. Oltretutto, in questo modo, verrebbero automaticamente soppresse le normative, in materia di discriminazioni, della legge Mancino. Dunque occorrono correttivi. Ma il governo non ne vuol sentir parlare per la fobia del Senato, al quale dovrebbe rimandare la legge qualora venisse modificata dalla Camera. Si ipotizza il voto di fiducia e la successiva emanazione di un decreto che dovrebbe modificare 'preventivamente' la parte sbagliata della legge che, così come sarà approvata, e per di più da un voto di fiducia alla Camera, non entrerebbe mai in vigore. Mi pare un modo distorto di concepire l'approvazione delle leggi in un sistema bicamerale. Il Natale che si avvicina potrebbe evitare di porre questioni pur rilevanti come appunto quello delle funzioni del Parlamento. Resta il fatto che una legge che si vuole cambiare la si cambia in Parlamento e con le procedure che costituzionalmente vengono concepite e se si ritiene che questa legge non dovrebbe andare in vigore la si modifica in Parlamento. Ammettere deroghe alla prassi parlamentare lo ritengo un errore e uno strappo gravi".

 

Ddl Rai, la riforma Gentiloni conserva lo staus quo

Angius: così non si cambia niente

"La riforma Gentiloni serve a mantenere lo staus quo e quindi non và bene". Così il Vice Presidente del Senato ed esponente del Partito socialista, Gavino Angius giudica il ddl dedicato alla Rai.

"Le ultime vicende che hanno colpito la Rai sono solo la punta di un iceberg e, tutto sommato fanno parte di un dibattito che non mi appassiona", afferma. "Il punto vero - continua Angius - è che qui stiamo parlando della più grande azienda culturale italiana che da anni non ha più una strategia in grado di affrontare le sfide future. Questo deriva dal fatto che la  Rai negli ultimi anni è stata gestita in modo da non intaccare la sua diretta concorrente, cioè Mediaset che ne controlla addirittura una parte di fatturato grazie a Endemol e alle sue  controllate'. Gli esponenti dell'attuale Partito Democratico - prosegue Angius - dopo aver urlato e costruito barricate  dall'opposizione, quando erano ancora Ds e Margherita, una volta  arrivati al governo hanno fatto finta di niente. La riforma  Gentiloni, infatti, non ci sembra efficace e toglierà poco o  nulla alla posizione dominante di Mediaset. Insomma la Gentiloni serve a mantenere lo staus quo e quindi non bene".

Per Angius "la Rai dovrebbe tornare ad utilizzare le  competenze di cui è ricca in modo da fornire quel servizio pubblico di cui si sente un gran bisogno. A tale proposito  pensiamo che se a Raifiction andasse una persona che  rappresentasse in qualche modo una continuità con quanto  avvenuto sinora ci si troverebbe di fronte all'ennesimo esempio  del connubio da tutti denunciato. Per cominciare invece a dare un segnale immediato di una volontà di cambiamento vera si  potrebbe intanto assumere una soluzione semplice: far diventare  Raiuno una rete a vocazione  puramente commerciale, togliendole  il canone e sostituendogli finanziamenti derivanti dalla  raccolta pubblicitaria. In questo modo si inserirebbe un competitore diretto con le altri reti Mediaset. Questo sì sarebbe un cambiamento vero".

 

Dopo la sentenza del Tar sul reintegro di Speciale

Del Bue: il governo ha fatto una figura 'speciale'

"Una figura davvero 'speciale' l'ha fatta il governo sul caso dell'ex comandante della Guardia di finanza. Dopo la sentenza di reintegro decretata dal Tar del Lazio, diventano ancora meno giustificate le decisioni assunte dal ministro Padoa Schioppa e dal vice ministro Vincenzo Visco. S'era inventata un soluzione apparentemente salomonica. Via le deleghe a Visco e rimozione con promozione al Consiglio di stato del generale Speciale, senza tenere presenti le questioni di legittimità dell'operazione. Come dire: la politica può tutto. No, non è così. Adesso, dopo questa idea della politica oltre la legittimità, si deve fare i conti con un caso che, nel momento in cui si è tentato di risolverlo, si è ulteriormente complicato. Il governo non ci fa davvero una bella figura".

 

Grande successo a Duisburg contro la 'ndrangheta

Mancini: smantellare la presenza della criminalità organizzata in Calabria

"A quattro mesi dalla strage di Duisburg e' arrivata una prima importante risposta delle forze dell'ordine, con le quali ci complimentiamo, grazie alla proficua collaborazione tra le polizie tedesche e italiana ". Così Giacomo Mancini, del Partito Socialista ha commentato  i 4 arresti avvenuti nella locride ad opera della squadra italo-tedesca appena istituita e le simultanee perquisizioni avvenute in Germania tra Kaarst e Duisburg.

"A questa virtuosa operazione internazionale di polizia – ha concluso il capogruppo socialista in Antimafia – va accompagnata un'azione altrettanto determinata in Calabria dove ancora la situazione è più che drammatica a causa di una presenza sempre più pervasiva degli affiliati delle cosche nel tessuto politico, economico e sociale che deve essere smantellata".

 

Pena di morte, dall'Onu il sì alla moratoria universale

Villetti: un passo di grande civiltà

"L'approvazione da parte delle Nazioni Unite della moratoria sulla pena di morte rappresenta una tappa fondamentale per affermare un grande principio di civiltà e di umanità". Lo afferma Roberto Villetti, capogruppo alla Camera di Socialisti e Radicali. "I socialisti – continua Villetti - nella loro storia secolare hanno sempre avversato quest'atrocità. Marco Pannella e i radicali, assieme all'associazione 'Nessuno tocchi Caino' con Sergio d'Elia, hanno saputo individuare nella moratoria lo strumento per un'affermazione graduale di un obbiettivo che da tempo era perseguito senza ottenere il conforto della maggioranza delle nazioni. Si è confermato che se si fosse andato al voto com'è avvenuto, il principio della moratoria, nonostante, l'opposizione di tante potenze, sarebbe passato. Ora – conclude l'esponente del Partito socialista - possiamo sperare sempre di più in un futuro nel quale la pena di morte scompaia definitivamente dalla faccia del pianeta".

 

Angius: grande vittoria. Bravo il governo italiano

"La moratoria contro la pena di morte votata oggi dall'Onu rappresenta una grande vittoria per l'umanità e una grande vittoria per l'Italia che si è battuta per questo importantissimo risultato. Bravo il Governo italiano".

Questo il commento a caldo del Vice Presidente del Senato ed esponente del Partito socialista, Gavino Angius, sulla risoluzione dell'Assemblea Generale dell'Onu.

 

Del Bue: una vittoria italiana

"Quel che è successo oggi alla assemblea delle Nazioni unite – afferma in una nota Mauro Del Bue del Partito Socialista - ci riempie di commozione e di orgoglio. Ho sempre appoggiato e sostenuto da vicino la campagna lanciata dai radicali e da Marco Pannella e Sergio D'Elia su tutti, per la moratoria della pena di morte. E' un successo italiano che rende onore anche al ministro degli Esteri Massimo D'Alema che l'ha voluta far sua. E' giusto, dicevano i cinesi, i primi come numero di condannati a morte nel mondo, ma una giusta l'hanno detta anche loro, che 'una volta che si attinge l'acqua ci si ricordi di chi ha scavato il pozzo'".

 

Locatelli: una vittoria di tutta la sinistra europea e mondiale

"La fine della pena di morte in tutto il mondo – afferma Pia Locatelli - è da molti anni un obiettivo dell'Internazionale socialista. Attraverso la posizione del governo italiano e di quella dell'Unione europea, è tutta la sinistra d'Europa e mondiale a poter rivendicare il successo di oggi. L'approvazione della moratoria da parte delle Nazioni Unite rappresenta un importantissimo passo avanti che ci fa ben sperare in un futuro in cui la pena capitale non sarà più applicabile in nessun paese del mondo".

 

I socialisti nel territorio

Torino. Sicurezza sul lavoro, Ricca: mi aspetto un risultato concreto

Da agosto il capogruppo SDI Luigi Ricca chiede che si prenda atto della drammatica situazione italiana in fatto di morti sul lavoro e che in Regione si apra un dibattito proficuo e fattivo per porre fine a queste morti. La strage della Thyssen Krupp non è che l'ultimo dramma che ha per protagonisti i lavoratori, le loro mogli e i loro i figli. Sono centinaia le famiglie distrutte e spesso questi drammi passano in silenzio.

Basti pensare che in Italia nel 2006 i morti sul lavoro sono stati 1302, che in Piemonte i morti sul lavoro sono stati centonove, che in Italia, a maggio 2006 sono morte 4 persone ogni giorno (domeniche incluse) sul posto di lavoro (secondo i dati elaborati dall'Anmil, l'associazione mutilati e invalidi sul lavoro, su fonte dell'Inail).

L'incidente alla Thyssen ci pone di fronte ad una tragica realtà: "Ho chiesto questo consiglio tematico già ad agosto perché ritengo, al di là del dramma Thyssen, che l'emergenza che ogni giorno si verifica nel nostro Paese – dice Ricca – vada affrontata con decisione. Se ne contano 4 o 5 morti al giorno: questa ingiustizia quotidiana non ha colore politico e per questo deve essere fronteggiata tempestivamente, in modo incisivo e radicale per capire quali azioni mettere in campo a difesa del lavoratore dipendente. E non si pensi che solo il lavoro precario sia la causa di queste morti: in Italia si moriva negli anni '70, si moriva negli anni '90, si muore oggi ".

Ricca poi spiega quali sono gli interventi da attuare: "Abbiamo una buona legislazione che non viene però applicata nel modo migliore. Non basta la solidarietà: occorrono pene più severe che facciano capire agli imprenditori che è più convenite rispettare le regole anziché aggirarle; occorre l'obbligo nei bandi di gara di definire i costi per la sicurezza che non possono essere ricompresi nei ribassi di asta; occorre interrompere il flusso dei finanziamenti pubblici alle imprese dove si verificano troppi incidenti; occorre premiare fiscalmente le aziende che riducono considerevolmente il numero di incidenti nella loro attività; occorre lottare contro il lavoro sommerso e irregolare; occorre che la Regione potenzi le risorse a disposizione delle ASL per i controlli in tutti i luoghi di lavoro che devono essere capillari e continui; occorre approvare da subito il provvedimento di una legge in materia di sicurezza  e regolarità del lavoro ed è quello che mi aspetto dalla discussione di oggi".

L'incidente alla Thyssen, per le ragioni che lo hanno determinato, per il modo in cui si è svolto, conferma una tragica verità: che la fabbrica, come in genere tutti i luoghi di lavoro, sono spesso immaginate e gestite in funzione del massimo profitto  subordinando a questo gli uomini che vi lavorano, la tutela della loro salute, la loro sicurezza.

"Le morti bianche sono una sconfitta per la democrazia – chiosa Ricca -.  Ogni incidente porta con sè gravi danni umani e familiari. Oltre al costo che la collettività intera è chiamata a sostenere: elevatissimo in termini economici, laddove alcuni traggono profitto dai risparmi sulle misure di sicurezza. Per cui tolleranza zero nei confronti  delle accertate responsabilità".

 

Firenze. Cspo, Ciucchi: si approvi la legge per salvare le sorti dell'istituto

"Il Consiglio e la Giunta regionale si adoperino affinché a gennaio del 2008 si proceda senza più ritardi nell'approvazione della legge per il rifinanziamento del Cspo, in modo da consentire che una tale importante realtà di ricerca scientifica continui a svolgere il proprio ruolo e ad innalzare la qualità della ricerca e della prevenzione oncologica in Toscana".

È quanto scrive in una mozione presentata oggi in aula Pieraldo Ciucchi, presidente del gruppo socialista in Consiglio regionale.

"Negli ultimi mesi – prosegue Ciucchi - il Cspo si è venuto a trovare in gravi difficoltà di carattere gestionale e finanziario, difficoltà che recentemente si sono aggravate anche a causa della mancata approvazione da parte della Regione Toscana di un piano di ristrutturazione e di rientro economico: un quadro che rischia di compromettere definitivamente l'attività dell'Istituto, con conseguenze evidenti sulla qualità della ricerca scientifica nella nostra Regione. L'approvazione della legge per il rifinanziamento – conclude Ciucchi - costituirà un passo essenziale nell'iter per il riconoscimento del Cspo da parte del Ministero della Salute come istituto scientifico a carattere nazionale e sarà decisiva per scongiurare una situazione che, con il mancato pagamento dei dipendenti, porterebbe a generare tensioni sul fronte lavorativo, con ripercussioni su tutto il settore".

 

Terni. Alla provincia nasce il gruppo del Partito socialista

Istituito il gruppo del Partito socialista in provincia di Terni. Il consigliere socialista Marsilio Marinelli ne ha formalmente annunciato l'istituzione. Il gruppo annovera tra le sue file, oltre a Marinelli, il consigliere Enzo Proietti Grilli. Il presidente della provincia, il socialista Andrea Cavicchioli, ha espresso apprezzamento e soddisfazione per l'iniziativa che rappresenta il primo atto ufficiale all'interno dei consigli elettivi. Nei prossimi giorni un'iniziativa analoga verrà presa dal gruppo consigliare del comune di Terni e dai vari comuni della provincia.

 

Roma. Celli: investire nella prevenzione contro gli infortuni sul lavoro

"Ancora una volta una vita spezzata sul lavoro, ancora una volta in un cantiere. La drammatica escalation delle morti bianche rischia di non essere arginata se non si provvede a potenziare gli organi ispettivi e di controllo, come gli Spresal, dotandoli del personale e  degli strumenti adatti a contrastare efficacemente la nascita di gravi situazioni  di insicurezza sui luoghi di lavoro" lo ha dichiarato Giuseppe Celli, capogruppo SDI alla Regione Lazio.

"Oltre a ciò, occorrono interventi legislativi mirati all'inasprimento delle pene per coloro i quali violano od omettono le norme sulla sicurezza, prevedendo l'applicazione di pene interdittive, l'eliminazione del patteggiamento e la garanzia di una maggiore celerità dei processi. E' infine necessaria l'abolizione, a livello nazionale, della pratica del subappalto, che per via dei prezzi al ribasso incita al ricorso al lavoro nero, all'impiego di più economica manodopera non specializzata e ai risparmia sulle misure di sicurezza" ha concluso Celli.

 

Appuntamenti TV

Mercoledì 19 dicembre, a "Omnibus" si parlerà di unioni civili nel dibattito a partire dalle 7.45 su La7 con la partecipazione di Franco Grillini

Mercoledì 19 dicembre, dalle ore 08.30 alle ore 09.30 Valdo Spini sarà ospite di Rai Utile e tratterà del ddl Welfare.

Mercoledì 19 dicembre dalle 9,05 alle 9,50 a Radio 24, Enrico Boselli a 'Viva voce' sul tema delle coppie di fatto

 

Appuntamenti

Lubiana, 19 dicembre ore 12, sede Ps sloveno. Bulfone, Dario, Perelli, Lah.
Una delegazione socialista del Friuli Venezia Giulia si recherà mercoledì 19 dicembre a Lubiana per incontrare il Partito Socialdemocratico sloveno. L'incontro si svolgerà alle ore 12,00 presso la sede del partito sloveno. Della delegazione faranno parte Enrico Bulfone e Alessandro Dario, segretari regionali del Partito socialista e dello SDI, Alessandro Perelli, segretario della federazione socialista triestina e Neda Lah, della componente socialista slovena. Per i socialdemocratici saranno presenti il parlamentare Aurelio Iuri e la responsabile della commissione esteri Natasa Kovac. Con l'occasione sarà illustrato il nuovo soggetto politico che, anche nel Friuli Venezia Giulia, si sta costruendo con la riunificazione di tutte le componenti socialiste. L'incontro si svolge in un periodo particolarmente interessante per i contatti bilaterali e a poche ore dalla caduta delle frontiere tra Italia e Slovenia. Le due forze politiche fanno riferimento entrambe al Partito Socialista Europeo e affronteranno temi di particolare attualità come quelli dell'Euroregione e della collaborazione dei porti di Trieste e di Capodistria. Successivamente la delegazione socialista del Friuli Venezia Giulia incontrerà il partito liberaldemocratico sloveno, i cui rappresentanti saranno guidati dal segretario Dorian Marsic.

 

Monterotondo(Rm), 19 dicembre, ore 17. Riunione del Comitato promotore
Mercoledi 19 dicembre alle ore 17 a Monterotondo (Rm) presso la locale sezione Sdi "Matteo Vicinanza"in via Vincenzo Federici 59, si terrà la riunione del comitato promotore della Costituente Socialista. Parteciperanno ai lavori: Giancarlo Licari, Maurizio Munelli e Maurizio Torrioli.Durante la riunione verrà costituito anche il comitato promotore del collegio n. 37checomprende oltre  a Monterotondo: Fiano Romano, Montelibretti, Civitella San Paolo, Torrita Tiberina, Filacciano E Nazzano. Si discuterà inoltre sul tema mobilità e trasporti sul territorio.

 

Rovigo, 20 dicembre, ore 21. I giovani e le istituzioni
Mercoledì 20 dicembre, ore 21 presso il museo dei grandi fiumi di Rovigo i giovani socialisti organizzano un incontro sul tema "I giovani e le istituzioni". L'iniziativa è rivolta a creare un clima d'interesse nel mondo giovanile verso le istituzioni, argomento che sembra non raccogliere la passione tra gli under 40 e sembra un campo riservato semmai agli anziani. All'incontro parteciperà il Prof. Francesco Bilotta giovane ricercatore del dipartimento di scienze giuridiche dell'università di Udine.

 

Reggio Calabria, 20 dicembre, ore 16.30. Schegge socialiste nella cultura antica
Giovedi' 20 dicembre alle ore 16,30 presso salone conferenze biblioteca De Nava Reggio Calabria  si terrò la conversazione sul tema: "Sosialistikè Askle stin Palèa Kultùra" , Schegge socialiste nella cultura antica. Interverranno: Carmelo Giuseppe Numera, Franco Mosino.

 

Custonacci (Tp), 20 dicembre, alle ore 19,00. l'Assemblea programmatica per la Costituente Socialista
Giovedì 20 dicembre, alle ore 19,00, presso la sala consiliare in Via Tribli assemblea programmatica per la Costituente Socialista
Parteciperanno ai lavori Nino Oddo, i consiglieri comunali  Giacomo Lombardo e Vito Mazzara, i responsabili locali e provinciali ed i compagni di partito.

 

Torre Annunziata (NA) giovedì 20 dicembre ore 18:30. Partito socialista e tesseramento
Giovedì 20 dicembre, alle ore 18,30 aTorre Annunziata (NA) manifestazione per il Partito socialista e l'avvio del tesseramento. Introduce: Gianni Forestiero. Interverranno: Pasquale Benedice, Tommaso Girasole, ed il giornalista Agostino Ingenito. Conclude Gianni Forestiero.

 

Reggio Emilia 20 dicembre, ore 18. Predica di Natale di Camillo Prampolini 
Giovedì 20 dicembre alle ore 18 alla Sala del Capitano del Popolo (Hotel Posta) Mauro Del Bue leggerà e commenterà al Predica di
Natale di Camillo Prampolini

 

Melendugno (LE) Giovedì 20 dicembre, ore 19 sala convegni Scuola media. Spini. per la Costituente socialista
Giovedì 20 dicembre, alle ore 19 nella sala convegni della Scuola media di Melendugno (LE), manifestazione con Valdo Spini per la Costituente socialista organizzata dalle sezioni di Melendugno e Borgagne dal titolo: "Non c'è Avanti senza socialismo. Restituiamo l'Italia al mondo. Restituiamo il socialismo all'Italia."

 

Treviso, 21 dicembre, ore 20. Cena della Costituente Socialista
Il comitato promotore di Treviso del costituendo partito socialista, nell'ambito della campagna di adesioni al nuovo partito, organizza una cena della costituente socialista. L'appuntamento è a Treviso venerdì 21 dicembre p.v. dalle ore 20 presso la Sala convegni della Cooperativa Hilal in vicolo Monfenera 14/B (a fianco del mercatino dell'usato).

 

Santa Maria a Monte (Pi), 21 dicembre, ore 16.30. Spini, Nigra, Battilocchio, Ciucchi. Campagna di adesione
Venerdì 21 dicembre. dalle h.
16.30 alle 20, si terrà presso il Teatro comunale di Santa Maria a Monte (Pi) la manifestazione prov.le del Ps sulla campagna di adesione 2008. "Con i socialisti per rinnovare l'Italia". Saranno presenti tra gli altri: Spini, Nigra, Battilocchio, Ciucchi.

 

Roma, 21 dicembre, ore 17. Meriti, bisogni, diritti e doveri
Venerdì 21 dicembre ore 17 presso Centro Congressi Cavour, Via Cavour, 50/a di Roma si terrà una manifestazione: Meriti e Bisogni, Diritti e Doveri - La nuova stagione del socialismo italiano.

Partecipano: Nicola Carnovale, Flavia Di Mario, Lorella Materiale, Lorenzo Pirrotta, Francesco Mosca. Conclusioni di Bobo Craxi e Alessandro Battilocchio.

 

Messina, 21 dicembre, ore 17. Per una forza socialista riformista
Venerdì 21 dicembre, alle ore 17 presso Europa Palace Hotel di Messina si terrà il dibattito dal titolo:"Il ruolo, il progetto, la priorità dei contenuti per una forza socialista riformista a Messina". Interventi programmati: on. M. Ballistreri, G. Chiofalo, A. La Cava, G.Omero,F.Squadrito.Conclusioni dell'on.Gentile.

 

Savona, 22 dicembre, ore 16. Manifestazione per tesseramento
Sabato 22 dicembre dalle ore 16,30 alle ore 18,30 in via Paleocapa (angolo cinema Cavour) sarà presente un gazebo del Coordinamento Savonese del Partito Socialista. Verrà offerta alle signore una rosa rossa e verrà  distribuito un volantino per adesione alla Costituente del  Partito Socialista.

 

Oristano, 22 dicembre, alle ore 17. Incontro provinciale per la Fgs
Sabato 22 dicembre alle ore 17 presso la sede dello Sdi in via de Nicola ad Oristano, si terrà il primo incontro nella Provincia di Oristano per la nascita della Federazione dei Giovani Socialisti. E' importante la partecipazione di tutte le persone iscritte e simpatizzanti.

 

Palmi (RC). Sabato 22 dicembre. Circolo operaio. Presentazione rivista "Rinascita sociale"
Sabato 22 dicembre, nella sala riunioni del circolo operaio di Palmi sarà presentato il primo numero della rivista socialista "Rinascita sociale" in cui, tra l'altro, è pubblicata un'intervista al compagno Giacomo Mancini. La rivista e' nata da una scelta dell'associazione "Socialismo di

Frontiera".

 

La Spezia, giovedì 27 dicembre via Prione (museo Lia ) dalle 14,00 alle 20,00. Gazebo per il Partito socialista

Sarzana, giovedì  27 dicembre dalle 10,00 alle 13,00 Gazebo per il Partito socialista

La Spezia, venerdì 28 dicembre p.zza Beverini dalle  14,00 alle 20,00 Gazebo per il Partito socialista

La Spezia, sabato 29 dicembre p.zza Beverini dalle 14,00 alle 20,00. Gazebo per il Partito socialista

Sarzana, domenica 30 dicembre dalle 14,00 alle 20,00 Gazebo per il Partito socialista


 

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