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Attivisti del Partito Socialista Europeo

Attivisti del Partito Socialista Europeo

domenica 23 marzo 2008

Delegazione Italiana PS al Parlamento Europeo n.3-4



Notizie dall'Europa

newsletter n.3-4
29 febbraio 2008
www.delegazioneps.eu


Delegazione Italiana PS - Gruppo Socialista al Parlamento europeo


notizie dal Parlamento

lunedì 4 febbraio
Celle a combustibile a idrogeno, nuove tecnologie in discussione

Le "iniziative tecnologiche congiunte" (ITC) sono state introdotte nel Settimo Programma Quadro europeo su ricerca e tecnologia. L'obiettivo é quello di istituire partenariati pubblico/privato nel settore della ricerca a livello europeo. Sono finanziate per il 50% dai fondi del 7° Programma Quadro e per l'altro 50% dai fondi privati (industria). Le ITC nascono dal lavoro svolto negli anni dalle Piattaforme tecnologiche europee e solo quelle che hanno raggiunto una dimensione e una portata tali da richiedere la mobilitazione di ingenti finanziamenti pubblici e privati. L'iniziativa sulle celle a combustibile a idrogeno ha un budget di 600 milioni di euro e ha per obiettivo di finanziare in parte la ricerca sulle celle a combustibile a idrogeno e per altra parte azioni dimostrative. Si tratta della quinta di una serie di sei iniziative (le altre quattro sono già state approvate), e su questa si avvia oggi la discussione nella commissione Industria, Tecnologia e Ricerca, seguita per il gruppo Pse da Pia Locatelli, già relatrice per il Settimo Programma.

venerdì 15 febbraio
Un'Europa sociale "più ambiziosa" chiedono gli Eurosocialisti

In vista della riunione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, il gruppo del PSE chiede un salto in avanti delle strategia europea per la crescita e l'occupazione, e richiama i 27 Paesi membri a rivolgersi al problema crescente della povertà e dell'esclusione sociale.
Il Parlamento Europeo discuterà la revisione delle linee guida di politica sociale per il periodo 2008-10.In discussione, per gli eurosocialisti, è la tendenza della Commissione Europea a fare delle liberalizzazioni un credo. Ma la liberalizzazione dei mercati di per sè non risolve i problemi sociali, senza "coordinamento delle politiche economcihe e di investimento, più sforzi nel campo della ricerca e dello sviluppo, lavori migliori, modernizzazione ecologica e dei sistemi educativi". Così Udo Bullmann, portavoce del gruppo Pse per la Strategia di Lisbona, a nome di tutti gli eurodeputati socialisti.

sabato 16 febbraio
112: è un numero europeo ma non lo sa nessuno

Un sondaggio condotto a livello europeo ha evidenziato che solo pochi cittadini e cittadine sanno che il numero 112, quello che in Italia siamo abituati ad associare ai Carabinieri, è valido in tutta Europa. Se si è in Europa, e si deve chiedere aiuto, non c'è bisogno di interrogarsi su quale sia il numero da chiamare con il proprio cellulare: sin dal 2003, anno di entrata in vigore della normativa comunitaria in materia di telecomunicazioni, 26 Paesi dell'UE (ad eccezione della Bulgaria, per ora) si sono attivati per consentire ai cittadini di chiamare lo stesso 112 da telefoni fissi e mobili. Solo che... nessuno lo sa! La Commissione, quindi, ha chiesto agli Stati membri di avviare campagne informative sull'esistenza di un numero unico di emergenza, strumento essenziale per garantire la sicurezza dei cittadini. C'è un altro problema: le compagnie telefoniche dovrebbero far sì che l'operatore del 112 possa ricevere automaticamente informazioni sull'ubicazione del chiamante, per localizzarlo. Ma le informazioni relative alla localizzazione del chiamante non sono ancora disponibili in Italia e alcuni altri Paesi e sin dal 2006 è in corso una "procedura di infrazione" che però non ha ancora costretto questi Paesi a risolvere il problema.

martedì 19 febbraio
Eurosocialisti "disgustati" dall'atteggiamento della destra nella discussione sul terrorismo e le sue cause

"Rivoltante" è il commento del gruppo PSE al voto contrario degli eurodeputati di centro-destra contro una proposta, peraltro formulata all'unanimità dalla Commissione libertà civili, sulla lotta al terrorismo e alle sue cause. Il grupp del PPE, pare su pressione dei suoi membri spagnoli del partito popolare di Rajoy e Aznar, pretendeva una formulazione che lasciava intendere un collegamento tra immigrazione e terrorismo, e voleva che venisse censurato ogni riferimento al "dialogo tra civiltà", perchè di sapore "zapateriano". Così, per colpa del centrodestra, sono anche saltate misure di prevenzione del terrorismo e di aiuto alle vittime.

giovedì 21 febbraio
Battilocchio: dichiarazioni durante i lavori del Parlamento

Alessandro Battilocchio ha espresso alcune dichiarazioni di voto durante i lavori dei giorni scorsi a Strasburgo: una sulla trasparenza nelle questioni finanziarie, votando a favore della relazione Pomes Ruiz che prevede anche norme etiche per le cariche pubbliche e la pubblicazione delle liste dei lobbisti e dei beneficiari dei fondi; e una sulla relazione Schaldemose sulla commercializzazione dei prodotti nel mercato europeo, che prevede misure più efficienti per garantire i consumatori rispetto ai prodotti a marchio CE e quelli importati da Paesi extracomunitari, anch'essa di voto a favore.


comunicati stampa

lunedì 11 febbraio
Foibe: in Europa non c'è spazio per lo "stupore" di Mesic

"C'è da restare scossi dalla nota con la quale Stipe Mesic ribadisce le critiche rivolte lo scorso anno a Napolitano e ci si stupisce del suo discorso di ieri: il nostro Presidente della Repubblica ha espresso con fermezza un sentimento diffuso nel nostro Paese in riferimento a fatti tragici acclarati dalla storia, ricordando la tragedia di migliaia di persone morte a causa di una tremenda repressione, vittime di una pulizia etnica che per troppo tempo è stata taciuta". Lo afferma l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio. "La Croazia - aggiunge Battilocchio - ha avviato un percorso per entrare nell'Unione Europea, ma non c'è spazio in Europa per sortite di tal genere, che nascondono un pericoloso quanto evidente nazionalismo che nel ventesimo secolo ha causato distruzione e sciagure. L'Italia deve essere ferma nel riconoscersi nelle parole del Presidente Napolitano".

lunedì 25 febbraio
Locatelli: adozione per i single, battaglia di civiltà

"La proposta del Consiglio d'Europa che stabilisce anche per i single il diritto ad adottare un minore potrebbe e dovrebbe essere recepita anche in Italia", sostiene l'europarlamentare Pia Locatelli, del Partito Socialista. "Sarebbe una importantissima battaglia di civiltà in favore dei tanti bambini che hanno diritto a crescere anche nell'ambito di una famiglia di tipo nuovo, mononucleare, così come stabilito in Europa già da tanti ordinamenti giuridici e ora anche da una decisione del Consiglio d'Europa. Mi chiedo però - aggiunge l'eurodeputata socialista - quale maggioranza in Italia potrebbe mostrarsi ricettiva a questo proposito. Lo dico senza ironia. Chi, tra il Partito Democratico di Veltroni e il Popolo delle Libertà di Berlusconi, sarebbe in grado di varare una legge su questo tema? Il punto è - conclude Locatelli - che in Italia c'è bisogno di un Partito socialista laico, moderno ed europeo, come in tutti gli altri Paesi".


notizie d'agenzia

martedì 12 febbraio
Diritto all'aborto, "conquista di civiltà"

Gli eurodeputati italiani del Pse si dicono pronti a difendere il diritto all'aborto come una "conquista di civiltà" e in una nota spiegano: "Una campagna elettorale all'insegna del fair play? Non prendiamoci in giro e non prendiamo in giro le donne del nostro Paese". E aggiungono: "Non è partito oggi l'attacco alla legge sull'aborto. Ma è adesso che Berlusconi si é dichiarato d'accordo con la moratoria. E accadono fatti come l'irruzione della polizia in una clinica ostetrica di Napoli per indagare su una interruzione di gravidanza, con interrogatori e minacce".
Giovanni Berlinguer, Donata Gottardi, Lilli Gruber, Enzo Lavarra, Pia Locatelli, Pasqualina Napoletano, Antonio Panzeri, Guido Sacconi, Gianni Pittella e Mauro Zani si chiedono: "Ma come si permettono? Come possono permettersi di affrontare con una indagine di polizia un momento così grave, di dolore fisico e di sofferenza personale e affettiva?"
"Dicono - conclude la nota - che le donne sono tornate silenti. Forse qualcuno pensa piuttosto di metterle a tacere con le intimidazioni e i sensi di colpa. Non sarà così. Non ci riusciranno. Insieme, donne e uomini, difenderemo le conquiste di civiltà, per una società giusta e solidale." (Apcom)



approfondimento

venerdì 1 febbraio
Donne e sport: oltre gli stereotipi

La Commissione per i Diritti della donna e l'uguaglianza di genere del Parlamento europeo ha incaricato Pia Locatelli di redigere un "progetto di parere" destinato al futuro "Libro bianco" europeo sullo sport. Si tratta di un parere articolato in 9 punti, che invita gli Stati membri:
1. ad offrire sostegno ed opportunità sportive equivalenti per donne e uomini predisponendo programmi atletici più egualitari;
2. a fornire risorse per attività sportive di donne e uomini in modo equo, anche destinando finanziamenti per la costruzione di impianti e infrastrutture sportive che saranno parimenti fruibili da uomini e donne;
3. a monitorare l'utilizzo dei fondi pubblici destinati allo sport verificando che siano equamente distribuiti per le esigenze degli sportivi di entrambi i sessi;
4. ad offrire alle donne opportunità di carriera in ambiti collegati al mondo dello sport;
5. ad incentivare la promozione dell'attività sportiva femminile, a partire dai primi anni di età, per diffondere stili di vita salutari e superare stereotipi sessisti, utilizzando anche canali pubblicitari;
6. a garantire una copertura mediatica delle attività sportive femminili per consentire la proposta di personalità di riferimento femminili (i cosiddetti role model) e il superamento di stereotipi di genere;
7. a valorizzare anche i successi conseguiti dalle donne nelle discipline sportive, a partire dai riconoscimenti economici;
8. ad intervenire per modificare la situazione attuale che vede le donne e gli uomini che praticano un'attività sportiva a livelli agonistici non godere di copertura sanitaria, previdenziale, antinfortunistica da parte dello Stato, oltre che del sostegno alla maternità e alla paternità;
9. a dare maggior dignità nei curricula scolastici maschili e femminili alle discipline sportive al fine di incentivare ed educare alla pratica sportiva ed insieme promuovere l'accesso e l'avanzamento della carriera nel mondo dello sport.
C'è necessità di un impegno in questo sensAo perchè anche nello sport, come in altri settori sociali o produttivi, gli uomini accedono ad una maggior varietà di discipline e, all'interno di queste, occupano in modo preponderante i ruoli direttivi e tecnici. Come dimostrano autorevoli ricerche, mentre alla partenza, in giovanissima età, atleti e atlete sono più o meno alla pari, con il tempo cresce la difficoltà per le donne a continuare nella pratica sportiva, mano a mano che subentrano gli impegni familiari e la nascita dei figli. A questo si aggiunge la differenza di livelli retributivi, più bassi nello sport femminile.




links

Pia Locatelli - www.pialocatelli.eu
Alessandro Battilocchio - www.battilocchio.com
Gianni De Michelis - gianni.demichelis@europarl.europa.eu
Partito Socialista - www.partitosocialista.it
Delegazione Italiana nel Gruppo PSE - www.delegazionepse.it
Gruppo PSE al Parlamento europeo - www.socialistgroup.org
per informazioni - luca.cefisi@europarl.europa.eu

a cura di Luca Cefisi



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