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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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giovedì 31 luglio 2008

Partito Socialista newsletter dell 31 luglio 2008

NEWSLETTER DEL 31 LUGLIO 2008

SOCIALISTINFESTA@MONDOPERAIO
Si svolgerà a Vieste (Fg) la prima edizione di SOCIALISTINFESTA@MONDOPERAIO.
La tre giorni socialista, nel corso della quale si terranno incontri e dibattiti con l'intervento di autorevoli esponenti del mondo della politica, della cultura e del giornalismo, sarà dedicata ai temi di maggiore attualità politica, dalle questioni economiche alle riforme costituzionali. L'obiettivo è di rendere questa occasione un momento di confronto tra le diverse voci del riformismo italiano, un confronto tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione, presenti e non presenti in Parlamento, e le organizzazioni sindacali ed imprenditoriali. (informazioni)

PRIMO PIANO

EUROPA. ANCHE LA CAMERA DOPO IL SENATO RATIFICA IL TRATTATO DI LISBONA.
Di Lello: "l'Italia si conferma come la "locomotiva d'Europa"
La Camera ha approvato all'unanimita' la ratifica del Trattato di Lisbona. Il si' e' stato salutato dall'applauso bipartisan dell'Aula. Quando il presidente Fini ha proclamato il risultato del voto tutti i deputati ed i membri del governo si sono alzati in piedi ad applaudire. A restare seduti solo i parlamentari leghisti. Appena appreso il risultato della votazione alla Camera e' intervenuto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "L'approvazione unanime della legge di ratifica del trattato di Lisbona - spiega il Capo dello Stato - rappresenta un titolo d'onore per il parlamento italiano e un fattore di rinnovato prestigio per il ruolo europeo del nostro paese". "Ho sempre pensato - ha proseguito Napolitano -- che la scelta europeista compiuta piu' di cinquant'anni fa grazie alla lungimiranza politica di uomini come Alcide De Gasperi e alla passione profetica di uomini come Altiero Spinelli, non potesse conoscere contrapposizioni di parte dopo essersi consolidata nel corso di decenni fino a registrare una sempre piu' larga condivisione tra le forze politiche, sociali e culturali". Il presidente della repubblica si augura che "il voto italiano stimoli il completamento del processo di ratifica prima dell'avvio della consultazione elettorale per il parlamento europeo. Sono lieto che governo, maggioranza e opposizione abbiano saputo dar prova di una comunanza di vedute e di prospettive su un terreno cruciale per l'avvenire del paese". Nel partito la soddisfazione è espressa a più voci. Per Marco Di Lello, Coordinatore della Segreteria nazionale "L'Italia si conferma come la 'locomotiva d'Europa'. Il voto unanime della Camera che giunge dopo quelllo del Senato riempie di orgoglio i socialisti - conclude Di Lello - da sempre convinti sostenitori dell'idea europeista". Soddisfazione e' stata espressa anche da Pia Locatelli, capodelegazione del Partito Socialista al P.E 'l'orizzonte, per noi, osserva la Locatelli rimane quello di una vera Costituzione europea. La tradizione europeista dell'Italia trova comunque anche oggi una sua conferma. Al netto dei ridicoli ordini del giorno leghisti, che mescolano sacro e profano, radici cristiane e quote latte, screditando - conclude la Locatelli - un'altra volta l'Italia presso l'opinione pubblica europea." Alessandro Battiloccchio, che nel 2004 fu il più giovane deputato eletto a Strasburgo afferma:"Sento di rappresentare anche i giovani dei 27 Paesi quando dico, a voce alta, che è giunto il momento che l'Europa faccia un salto di qualità, divenendo vero soggetto politico: un sogno impostato dai nostri nonni, cui le nuove generazioni di Europei guardano con grande speranza per il futuro".

LEGGE ELETTORALE: NENCINI; PREFERENZE, QUALCOSA SI MUOVE
Dopo la presentazione della legge elettorale per le europee e prima che vada in aula, con un appello nominale interrogheremo i leader a pronunciarsi sullo sbarramento e sul voto di preferenza' «Qualcosa si muove sul fronte della reintroduzione del voto di preferenza. Le iniziative dell'Udc (presentazione delle firme per una legge di iniziativa popolare e campagna sulle spiagge) si collegano a quelle che i socialisti hanno sviluppato nei giorni scorsi con la raccolta di più di 40 mila firme nei gazebo delle principali città italiane. Ma la nostra battaglia, per le preferenze e per una legge senza sbarramenti, comincia a far breccia anche in molti leader politici che in una sorta di bipartitismo imperfetto vedono un rischio serio per la crescita democratica del nostro paese». Lo sottolinea, in una dichiarazione, il segretario del Partito socialista Riccardo Nencini. «Dopo la presentazione della legge elettorale per le europee e prima che il disegno di legge vada in aula - prosegue Nencini - faremo un appello nominale con il quale interrogheremo tutti i leader a pronunciarsi sullo sbarramento e sul voto di preferenza». «Per noi socialisti - conclude Nencini - il punto centrale resta quello peraltro indicato anche dal Capo dello Stato e cioè il diritto dei cittadini a partecipare direttamente alla politica e di far pesare il loro voto scegliendo il candidato che li possa rappresentare. La gente è con noi: vedremo fino dai prossimi giorni quanti si schiereranno al nostro fianco per una battaglia sacrosanta».

PARLAMENTO: FINI RISPONDE AD ANGIUS, "LA CAMERA SI STA ADOPERANDO PER DIRITTO TRIBUNA A FORZE RIMASTE FUORI"
"Il risultato delle elezioni politiche del 13 e 14 aprile scorso ha indubbiamente ridisegnato - rispetto alla XV legislatura - il panorama delle forze aventi rappresentanza in Parlamento, essendosi determinata l'esclusione da tale rappresentanza di movimenti e partiti ispirati ad una consolidata tradizione, storicamente radicati nel tessuto sociale del Paese ed aventi tuttora un peso nel dibattito politico italiano." Lo scrive il Presidente della Camera dei Deputati, on. Gianfranco Fini, in una lettera di risposta inviata all'ex Vice Presidente del Senato, Gavino Angius, che qualche settimana fa aveva richiamato con una lettera indirizzata ai Presidenti di Camera e Senato, alla questione del diritto di tribuna per le forze rimaste fuori dal parlamento italiano. "Per ciò che riguarda la Camera dei Deputati, - prosegue il Presidente Fini - Le segnalo che, nell'ottica sopra descritta, in seno alla Conferenza dei presidenti delle Commissioni permanenti tenutasi il 4 giugno scorso, ho espressamente sottolineato che le Commissioni possono costituire, attraverso lo strumento delle audizioni, una sede appropriata per dar seguito alle esigenze in questione. Ed ho, conseguentemente, formulato - nel pieno rispetto dell'autonomia organizzativa di ciascun organo parlamentare - un invito ai presidenti delle Commissioni permanenti a valutare la possibilità di svolgere, in occasione dell'esame di argomenti aventi particolare importanza sul piano dei contenuti e dal punto di vista politico, audizioni non solo di esponenti di forze sindacali, imprenditoriali o di associazioni ( che, a vario titolo e secondo una prassi consolidata, vengono ascoltati dalle Commissioni), ma anche di rappresentanti di forze politiche non presenti in Parlamento."


ENEL: BATTILOCCHIO , DOPO GAFFE SU MORTI BIANCHE SCAJOLA SI DIMETTA
Il Ministro non nuovo a simili sortite. Si espresse pesantemente su Marco Biagi
"Sono rimasto interdetto nel sentire le parole pronunciate ieri mattina dal Ministro Scajola a Civitavecchia: una frase molto infelice in base alla quale la perdita di vite umane viene considerata alla stregua di uno sgradevole effetto collaterale alla realizzazione di un grande progetto industriale. Poichè "errare è umano" ma "perseverare è diabolico" vorrei ricordare che il Ministro non è nuovo a simili sortite. Anni fa da Ministro degli interni si espresse con gravi epiteti nei confronti del Prof. Marco Biagi, appena assassinato dalle BR,a cui era stata tolta la scorta, nostante fosse evidente il grave pericolo che correva. Dunque Scajola chieda subito scusa o rimetta il suo mandato per quest'altra clamorosa gaffe che offende la memoria dei due operai deceduti sul cantiere di Torrevaldaliga Nord e di tutti i morti sul lavoro, che rappresentano una piaga quotidiana del nostro Paese". E' quanto afferma l'eurodeputato socialista Alessandro Battilocchio, che ieri mattina ha partecipato all'accensione del primo gruppo a carbone della centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, a Civitavecchia.



I SOCIALISTI NEL TERRITORIO

VERONA. DE ROBERTIS: L'ORDINANZA ANTIACCATTONAGGIO E' UN PROVVEDIMENTO ODIOSO E IPOCRITA
"L'ordinanza con la quale Tosi, sindaco di Verona, vieta da oggi la richiesta dell'elemosina nelle strade cittadine, con pesanti sanzioni a carico dei questuanti e la confisca del denaro raccolto, è una misura odiosa ed ipocrita". Così Mauro De Robertis segretario regionale del Partito Socialista del Veneto, commenta l'ordinanza del sindaco di Verona con la quale si vieta la richiesta dell'elemosina. "Odiosa - prosegue De Robertis - perchè colpisce direttamente i più poveri tra i poveri, siano essi soggiogati o meno dal racket; ipocrita perchè Tosi - al pari di Maroni quando tentava di far passare le impronte ai bimbi rom come una misura a loro tutela - cerca di camuffare l'azione come un'iniziativa contro il racket dello sfruttamento, addirittura per il bene di questa povera gente che verrà invece ancora più colpita, dal Comune stavolta! Non è certo con queste misure che si combatte il racket - conclude De Robertis - e Tosi lo sa visto che l'ordinanza non muove, né del resto poteva farlo, una virgola in tal senso; la verità è che la giunta comunale di Verona prosegue sulla strada della lotta al "diverso" e se uno è povero, brutto, magari un po' sporco... beh, è anche cattivo e potenzialmente pericoloso e, come tale, va emarginato, colpito e tolto dalla vista dei benpensanti. Ancora una volta un messaggio di discriminazione e di divisione".


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