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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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martedì 16 settembre 2008

Delegazione Italiana PS al Parlamento Europeo n. 13-16

per visualizzare la versione htm: http://www.delegazioneps.eu/nl/13-16.htm


Notizie dall'Europa

newsletter n.13-16
31 agosto 2008
www.delegazioneps.eu


Delegazione Italiana PS - Gruppo Socialista al Parlamento europeo


notizie dal Parlamento

giovedì 10 luglio
Bambini rom: censura del Parlamento Europeo sulle iniziative di Maroni
La schedatura dei bambini rom tramite il prelievo delle impronte digitali, per pretese ragioni di identificazione, promossa dal Ministro dell'Interno Maroni in alcune grandi città italiane, è stata censurata ieri dal Parlamento europeo che ha approvato una risoluzione di condanna, promossa dal gruppo PSE con il sostegno di molti altri eurodeputati, anche liberali e popolari. Il Parlamento europeo invita l'Italia a sospendere la raccolta e l'utilizzo delle impronte digitali in attesa del giudizio della Commissione europea in merito ai decreti legislativi e alle ordinanze che hanno dichiarato lo stato di emergenza per un anno in relazione alla questione Rom. Il Parlamento ha affermato con nettezza che qualsiasi censimento su base etnica costituirebbe un atto di discriminazione vietato dal diritto comunitario e dai principi fondativi dell'Unione europea, sanciti nella Carta dei diritti fondamentali e nella Convenzione europea dei diritti dell'Uomo.

venerdì 11 luglio
Olimpiadi: il Parlamento europeo non va a Pechino

Cessate le polemiche inutili su un boicottaggio dei Giochi olimpici che nessuno voleva, neppure i tibetani, è rimasta la questione di compiere alcuni gesti simbolici che indichino il malessere per la situazione dei diritti umani in Tibet. In occasione del voto di una risoluzione che invita le autorità cinesi a rispettare gli impegni assunti di fronte al Comitato Olimpico Internazionale, il Presidente dell'Assemblea, il popolare tedesco Hans-Gert Poettering, ha reso noto che avrebbe partecipato alla cerimonia inaugurale. Posizione coerente con l'orientamento di Merkel e Brown, e opposta a quella di Berlusconi e Sarkozy. In effetti, l'Europa si è divisa a seconda delle tradizioni diplomatiche nazionali.

venerdì 18 luglio
Energia. Locatelli: più energie verdi e a minor costo per l'europa del futuro

Pia Locatelli, a Parigi alla riunione informale del Consiglio europeo della ricerca organizzato dalla Presidenza UE francese, è intervenuta ieri per presentare di fronte ai rappresentanti della Commissione e dei 27 Paesi europei la posizione del Parlamento, a nome della commissione parlamentare Itre (Industria, Tecnologia, Ricerca), nell'ambito della discussione "Come assicurare quantità e qualità della fornitura di energia europea nel 2020: il contributo della ricerca". Il Parlamento europeo ha indicato come prioritario l'aumento dei fondi per la ricerca, votando un budget per 2,3 miliardi di euro nei 7 anni. Gli obiettivi fissati per il 2020 sono centrati sullo sviluppo e l'impiego di tecnologie energetiche innovative, a basso costo e bassa intensità carbonica, essenziale per ridurre le emissioni e creare nuovi mercati per l'industria europea. Al fine di raggiungere questi obiettivi, è vitale ridurre il costo dell'energia verde e promuovere l'innovazione nel settore energetico e ciò richiede sforzi ulteriori nella ricerca e nello sviluppo, migliorando il processo di trasferimento delle tecnologie dai Centri di ricerca alle imprese e perfezionando il quadro di regolamentazione.

sabato 30 agosto
Da oggi minori costi per il roaming telefonico

Dal 30 agosto costerà meno telefonare o ricevere chiamate mentre si è in viaggio nell'Unione Europea. Il prezzo massimo per le chiamate effettuate in roaming (il sistema di pagamento al destinatario che scatta quando usiamo il nostro cellulare all'estero, e quindi la compagnia telefonica del Paese in cui ci troviamo ci addebita il "trasferimento di chiamata" da oppure verso il nostro operatore nazionale) scende da 0,49 a 0,46 euro al minuto (Iva esclusa) per effettuare chiamate e da 0,24 a 0,22 al minuto (Iva esclusa) per ricevere telefonate. Queste riduzioni delle tariffe sono il risultato del regolamento europeo sul roaming, proposto dalla Commissione europea nel 2006 quando i prezzi viaggiavano in media sui 1,15 euro al minuto. Le riduzioni dei prezzi delle chiamate in roaming, che entreranno in vigore il 30 agosto, si applicheranno in tutti i 27 Stati membri. I prezzi caleranno ancora a partire dal 30 agosto 2009, scendendo a 0,434 euro al minuto per le chiamate effettuate e a 0,19 euro al minuto per le telefonate ricevute mentre ci si trova in un altro Paese dell'UE.

comunicati stampa

mercoledì 2 luglio
Liberata Ingrid Betancourt

"E' con immensa gioia che accogliamo la notizia della liberazione di Ingrid Betancourt, che finalmente dopo oltre sei anni di prigionia viene restituita alla sua famiglia e ai suoi affetti". Lo afferma Pia Locatelli, presidente dell'Internazionale Socialista Donne e capodelegazione del Ps al Parlamento europeo, che si è battuta a lungo per la liberazione della senatrice francese, richiamando l'attenzione sul suo caso in occasione della seduta plenaria della Commissione sulla condizione delle donne alle Nazioni Unite e attuando una raccolta di firme che sono state consegnate all'ambasciatore colombiano. "Simbolo della lotta a corruzione e narcotraffico in Colombia - prosegue l'esponente socialista - la Betancourt ha sopportato con coraggio e dignità una lunga e difficile prigionia, pagando un altissimo prezzo per il suo impegno sociale e politico. La sua liberazione rappresenta una vittoria e una speranza per tutte le altre donne che si trovano tuttora private della libertà a causa dei loro ideali."

martedì 8 luglio
Locatelli su impronte digitali ai rom: "il governo italiano in imbarazzo di fronte all'Europa"

Sulle dichiarazioni del ministro Ronchi oggi a Strasburgo al Parlamento europeo, che ha giustificato la raccolta delle impronte digitali con la tutela degli stessi minori, negando l'intenzione di una schedatura etnica da parte del Governo italiano, Pia Locatelli, capodelegazione del Partito Socialista a Strasburgo, ha commentato che "se non è una schedatura etnica, è comunque una misura discriminatoria, e quindi odiosa. Minori italiani o extracomunitari a rischio purtroppo ce ne sono, e non si è mai pensato di ricorrere alle impronte digitali. Ciò implicherebbe che un intero popolo sia potenzialmente criminale e vada identificato con misure di polizia, e su questo il Governo italiano è in imbarazzo di fronte all'Europa". "Peraltro - aggiunge Pia Locatelli - ci pare di capire che alla fine i rom senza permesso di soggiorno, magari ormai apolidi, nati in Italia e mai regolarizzati, dopo le forche caudine delle impronte digitali, saranno in qualche modo 'sanati'. Quindi senza dirlo il Governo sta facendo l'unica cosa possibile, ma ipocritamente, senza ammetterlo per non turbare le frange xenofobe del suo elettorato, e facendo 'la faccia feroce' ".

giovedì 10 luglio
Battilocchio: dopo l'intervento di Sarkozy, sede unica del Parlamento europeo

"Condivido le priorità espresse da Nicholas Sarkozy relative al semestre di presidenza francese, che oltre all'approvazione del pacchetto su clima ed energia e ad una politica comune sul tema dell'immigrazione, contemplano una forte spinta per il rilancio dell'integrazione europea: superare l'immobilismo, uscire dalla crisi che fa seguito al voto irlandese e rilanciare il percorso europeo è un dovere delle nostre istituzioni". È quanto afferma l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio, che stamattina ha partecipato a Strasburgo all'intervento in plenaria del presidente francese Nicolas Sarkozy. Battilocchio lancia poi una provocazione: "Se Sarkozy vuole davvero riavvicinare l'Europa ai cittadini, un segnale forte potrebbe essere quello di avviare sotto la sua presidenza una discussione sulla possibilità di avere un'unica sede dell'Europarlamento a Bruxelles, utilizzando quella di Strasburgo per altri scopi, come ad esempio per il polo tecnologico europeo. Si eviterebbero così gli sprechi di risorse e di energie che le istituzioni dell'UE devono sostenere ogni mese per questa inutile prassi".

martedì 15 luglio
Locatelli: "bene l'impegno europeista del governo, ma i nodi sull'immigrazione rimangono tutti"

La capodelegazione del PS nel gruppo PSE al Parlamento europeo, Pia Locatelli, così commenta la conferenza stampa del Presidente della Commissione UE Barroso con il premier Berlusconi oggi a Roma: "Bene l'impegno del governo sul Trattato di Lisbona, un'eredità del centrosinistra. Ci si rende contro che la tradizione europeista dell'Italia non si può smantellare, e tanto peggio per i leghisti e il loro anti-europeismo. Barroso ha fatto bene anche a ricordare che l'euro ha portato anche molti benefici, e il carovita non è conseguenza della moneta unica. Però - aggiunge l'europarlamentare -, nonostante la grande diplomazia con cui si è espresso, se Barroso dice che ha fiducia in una soluzione positiva nell'immediato futuro vuol dire che ad oggi questa soluzione non c'è. Ma più significativa ancora la precisazione di Berlusconi sulla volontà di integrare i minori rom: come andiamo dicendo da tempo, dietro la retorica delle impronte c'è una sanatoria silenziosa, che è forse necessaria, ma andrebbe dichiarata serenamente".

mercoledì 16 luglio
Rom, Battilocchio: "le mani dei bimbi meglio sporche di nutella che di inchiostro delle questure"

L'eurodeputato questa mattina ha visitato il campo nomadi della Cesarina, a Roma. "Ritorno oggi di persona in un campo nomadi della Capitale per ribadire che le mani dei bambini di tutto il mondo devono sporcarsi di colori, di gesso, di nutella e non dell'inchiostro delle questure". E' quanto ha affermato l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio, che questa mattina ha visitato il campo nomadi 'Villaggio della Solidarietà' di via della Cesarina, a Roma, insieme ad alcuni dirigenti dell'Opera Nomadi, associazione che all'interno del campo gestisce una ludoteca per minori ed un centro di segretariato sociale. "La sicurezza - ha aggiunto Battilocchio - viene oggi percepita come uno dei problemi più importanti dei cittadini del nostro Paese, ed è dovere dello Stato garantirla: in questa vicenda il problema non è l'identificazione in sé, ma il fatto che questa avvenga su base etnica e con una pratica fortemente discriminatoria. E' al contempo necessaria una responsabilizzazione dei rappresentanti della comunità Rom, in particolare per garantire il rispetto delle regole: vanno favoriti i processi di integrazione e di inclusione, con particolare riferimento nel caso dei minori alla scolarizzazione, all'assistenza sanitaria ed al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini rom".

mercoledì 30 luglio
Locatelli su assegni sociali: "governo molto lontano dai modelli europei di welfare State"

La capodelegazione del Partito Socialista nel gruppo PSE al Parlamento Europeo, Pia Locatelli, ha così commentato "l'ennesimo pasticcio di questa maggioranza, che andando a caccia di presunti abusi da parte di qualche immigrato anziano aveva tolto l'assegno sociale a migliaia di anziani poveri, mettendo nello stesso tritacarne italiani e immigrati, ma soprattutto donne anziane, casalinghe, madri di famiglia, tutte persone prive di versamenti contributivi per chiare ragioni culturali e sociali. Il governo poi ci ha messo una pezza, pur discriminando in maniera pesante e probabilmente inutile gli immigrati rispetto agli italiani. In ogni caso i 'riformisti' Brunetta e Sacconi dovrebbero prendere atto che possono pure rivendicare una loro personale identità riformista ma la loro maggioranza è fatta di xenofobi e incompetenti, senza alcuna sensibilità sociale verso i più poveri. Siamo mille miglia lontani dai modelli europei di welfare State, siamo in un thatcherismo all'amatriciana" ha concluso l'esponente socialista.

giovedì 31 luglio
Locatelli: "Trattato di Lisbona: passo avanti, ma l'orizzonte rimane quello di una vera Costituzione europea"

Pia Locatelli, capodelegazione degli eurodeputati del PS al Parlamento europeo, manifesta la soddisfazione dei socialisti per "la ratifica del Trattato di Lisbona, secondo quanto il gruppo del PSE auspicava". Ad avviso dell'europarlamentare, peraltro, "l'orizzonte, per noi, rimane quello di una vera Costituzione europea. Il Trattato attuale rimane quindi solo una tappa, pur importante, in questa direzione. La tradizione europeista dell'Italia" ha concluso Locatelli "trova comunque anche oggi una sua conferma. Al netto dei ridicoli ordini del giorno leghisti, che mescolano sacro e profano, radici cristiane e quote latte, screditando un'altra volta l'Italia presso l'opinione pubblica europea."

giovedì 31 luglio
Trattato UE: Battilocchio (PS), approvazione unanime è vanto per l'Italia

"Finalmente una buona notizia dal Parlamento (italiano ndr): l'approvazione unanime del Trattato di Lisbona rappresenta un vanto per il nostro Paese. Va oggettivamente riconosciuta al presidente Berlusconi l'abilità di aver condotto a ragionare anche gli alleati più riottosi, che pure, solo poche settimane fa, brindavano con boccali grondanti di birra per festeggiare il 'no' di Dublino. Nel complesso l'Italia stavolta fa una gran bella figura: spero che si concluda celermente l'iter di approvazione negli Stati restanti e ci si concentri poi per trovare la soluzione appropriata con l'Irlanda, affinché entro il 2008 si concluda l'intero processo". E' quanto afferma l'eurodeputato socialista Alessandro Battilocchio. "Sento di rappresentare - aggiunge Battilocchio, che nel 2004 fu il più giovane deputato eletto a Strasburgo - anche i giovani dei 27 Paesi quando dico, a voce alta, che è giunto il momento che l'Europa faccia un salto di qualità, divenendo vero soggetto politico: un sogno impostato dai nostri nonni, cui le nuove generazioni di Europei guardano con grande speranza per il futuro".

sabato 9 agosto
Locatelli su guerra in Ossezia: "condanna di ogni violenza"

Pia Locatelli, capodelegazione PS nel gruppo PSE al Parlamento europeo, esprimendo la condanna dei socialisti per ogni atto di violenza ai danni della popolazione civile in Ossezia, da qualunque parte provenga, ha dichiarato che "non c'è alibi che tenga di fronte alle migliaia di vittime e di profughi che pagano il prezzo degli opposti nazionalismi". Per Pia Locatelli, che è anche presidente dell'Internazionale Socialista Donne, "la vita delle persone innocenti, delle donne e della famiglie vittime della guerra, va tutelata sopra tutto. Tutte le parti vanno ricondotte alla ragione, e Osce e Onu non possono delegare al confronto tra Usa e Russia questioni che riguardano l'intera comunità internazionale. Occorrono il ritorno alla legalità internazionale e il rispetto dei diritti umani." "In questo", ha concluso l'europarlamentare, "L'Unione Europea può svolgere un ruolo di mediazione e pacificazione, senza dimenticare che comunque si tratta di una questione di competenza di organismi quali l'Osce e l'Onu".

notizie d'agenzia

lunedì 21 luglio
Nomadi: Locatelli e Battilocchio (Ps): Maroni paternalista

"La proposta di 'dare la cittadinanza ai minori rom abbandonati' continua a dimostrare, al di là delle dichiarate intenzioni umanitarie, il paternalismo e l'allarmismo inutile che ispirano il ministro Maroni" lo dichiarano in una nota congiunta gli eurodeputati Pia Locatelli ed Alessandro Battiloccchio, del Partito Socialista. "Dalle dichiarazioni di Maroni - sostengono Locatelli e Battilocchio - non si capisce perché eventuali minori rom abbandonati debbano essere trattati diversamente da un minore abbandonato di altra origine. Se invece" proseguono "si intende mettere in dubbio e contestare la potestà genitoriale nelle famiglie rom, pretendendo una verifica dei rapporti familiari a colpi di impronte digitali che non si effettua nei confronti di nessun altro, ecco che ricadremmo nella patente discriminazione, fomentata dal sospetto e dallo scandalismo, che è già stata condannata dall'Europa. Invitiamo invece Maroni - concludono gli europarlamentari socialisti - ad affrontare i veri problemi: sul piano sociale, quello dell'emarginazione dei rom, che colpisce i minori e le loro famiglie; sul piano dei diritti, quello di una riforma della legge della cittadinanza, che dia a tutti gli stranieri il diritto ad accedere alla cittadinanza italiana con procedure non vessatorie, rapide e trasparenti" (Ansa)


approfondimento

giovedì 28 agosto
Barak Obama: chiara visione, chiari impegni, poca demagogia

di Pia Locatelli

(Pia Locatelli, capodelegazione PS nel gruppo PSE, invitata all'International Leadership Forum, organizzato dal National Democratic Institute nell'ambito della convenzione democratica, ha partecipato alla Convention che ha eletto Barack Obama candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti)

"Time to change" (tempo di cambiare), lo slogan della Convention del Partito democratico americano, è risuonato in continuazione per tutti i quattro giorni di questo mega-incontro che ha riunito 4.800 delegati in rappresentanza di milioni di militanti, simpatizzanti, semplici cittadini chiamati nei mesi scorsi a scegliere tra i possibili candidati, infine tra Barack Obama e Hillary Clinton. Insieme ai delegati ed ai superdelegati, che contano circa per il 20%, migliaia di presenti per tre giorni nel Pepsi-Centre e nel quarto, all'aperto, come John Kennedy nel 1960, nello stadio Invesco dove Obama ha tenuto il suo discorso di accettazione della candidatura ed ha presentato il suo programma davanti a 84.000 persone.
Il suo discorso a chiusura della Convention democratica ha fatto fare ad Obama un balzo di otto punti, ritornando largamente in testa nei sondaggi (48% contro 42% per McCain). Diversamente dall'opinione dell'Osservatore Romano (che ritiene sarà vantaggio di breve durata), penso che il programma presentato nel suo discorso darà solidità alla candidatura di Obama, finora presentata più attraverso la novità del personaggio, il primo candidato afro-americano, che non appunto il programma.
Inizia con le tasse e subito precisa che cambiare significa un sistema di tassazione che non favorisca i lobbisti che l'hanno scritto ma i lavoratori e le piccole imprese che lo meritano; dire basta agli incentivi fiscali per le aziende che esportano posti di lavoro per darli invece alle aziende che creano nuovi posti di lavoro nel Paese; taglio delle tasse del 95% per le famiglie della middle class, sostegno alle piccole aziende e a quelle nuove, altamente tecnologiche che creeranno posti di lavoro a loro volta altamente tecnologici. Con grande soddisfazione dell'ex vicepresidente Al Gore - presente con un ottimo discorso sui temi a lui cari del cambiamento climatico, dell'energia, dell'emergenza ecologica -, Barack Obama si è impegnato ad eliminare la dipendenza dal petrolio del Medio Oriente in 10 anni, per il bene dell'economia, della sicurezza, del futuro del pianeta. 150 miliardi di investimenti in dieci anni per fonti energetiche rinnovabili, energia eolica, solare, nuova generazione di biocarburanti... e ricerca per rendere sicura l'energia nucleare. Investimenti nell'istruzione, a partire dalla scuola elementare per la quale sarà reclutato un esercito di nuovi insegnanti, meglio pagati e meglio supportati, ai quali verranno chiesti in cambio alti standard di qualità ed insieme responsabilità. E promessa a tutti gli studenti, impegnati a servire la comunità e il Paese, della certezza di un'educazione universitaria. Servizi sanitari a costi accessibili, possibilità di conciliare lavoro e famiglia, uguale salario per uguale lavoro perché "voglio che le mie figlie abbiano esattamente le stesse opportunità dei vostri figli"... Un riferimento a dove trovare i fondi viene dall'impegno a impedire alle grandi società scappatoie per eludere le tasse ed a chiudere i paradisi fiscali, insieme ad un lavoro di verifica puntuale e sistematica del budget federale per eliminare spese inutili ed inefficaci, razionalizzazione della macchina pubblica, perché non si può vincere le sfide del XXI secolo con una burocrazia del XX. Promesse ed impegni che si riferiscono al governo ma a ciascun cittadino americano. Non basta trovare le risorse finanziarie, che certamente servono, ma occorre soprattutto un rinnovato senso di responsabilità che Barack Obama sollecita soprattutto fra i Democratici, richiamando John Kennedy e quella che lui definiva "la nostra forza intellettuale e morale". La promessa americana significa responsabilità individuale e responsabilità reciproca, significa mantenere gli impegni, nel Paese e all'estero.
Obama rivendica di aver previsto l'errore della guerra in Iraq e di aver votato contro perché era una guerra che distraeva dalle vere minacce per l'America; rimprovera a McCain di aver respinto la richiesta di maggiori risorse e truppe in Afghanistan per combattere il terrorismo e accusa la coppia Bush e McCain di aver dissipato la credibilità dell'America nel mondo.
Un grande discorso, che ha richiamato tutti alla responsabilità: chiara visione, chiari impegni, poca demagogia ed insieme un po' di poesia e soprattutto ottimismo e fiducia, fiducia nel futuro e nelle persone per dare slancio al Paese, quello che manca in Europa, quello che manca in Italia.




links

Pia Locatelli - www.pialocatelli.eu
Alessandro Battilocchio - www.battilocchio.com
Gianni De Michelis - gianni.demichelis@europarl.europa.eu
Partito Socialista - www.partitosocialista.it
Delegazione Italiana nel Gruppo PSE - www.delegazionepse.it
Gruppo PSE al Parlamento europeo - www.socialistgroup.org
per informazioni - luca.cefisi@europarl.europa.eu



a cura di Luca Cefisi





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