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martedì 11 novembre 2008

PS Toscana - Newsletter n° 43 dell'11 nov. 2008

PS Toscana - Newsletter n° 43 dell'11 Novembre 2008

SPECIALE ECONOMIA

11 novembre, seduta speciale del Consiglio dedicata alla situazione economica toscana
CRISI, LA RICETTA DEI SOCIALISTI: UN FONDO PER LE IMPRESE E SALVAGUARDIA DEL SISTEMA BANCARIO REGIONALE

Di Pieraldo Ciucchi, Presidente gruppo PS Consiglio regionale della Toscana

La crisi che ha colpito l'intera economia mondiale non ha ovviamente risparmiato la Toscana che anzi per il suo tessuto produttivo composto da medie, piccole e soprattutto piccolissime imprese si sta dimostrando ancor più vulnerabile.
L'ondata di crisi, che ha investito l'area della cosiddetta finanza innovativa, si sta riversando sull' economia reale con una significativa contrazione delle disponibilità di impieghi verso il mondo produttivo da parte del sistema bancario, che per primo attraversa un momento di forte difficoltà. In Toscana la crisi di liquidità del mondo bancario si è inserita in un contesto economico che già scontava una serie di criticità derivanti anche dai ritardi delle aziende ad adeguarsi agli standard di Basilea 2, dalla stagione delle fusioni bancarie derivate dalla necessità di una crescita dimensionale per consentire al sistema una competitività maggiore a livello internazionale, nonché dalla perdita di competitività internazionale causata dal ribasso del dollaro e dall' aumento contestuale del costo dell'energia derivato dall'innalzamento del prezzi del petrolio.
Quali interventi possiamo proporre dal livello regionale per contribuire al superamento il più rapido possibile della crisi in atto?
L'obiettivo da porsi è quello di riuscire a salvaguardare tutte quelle aziende, di qualsiasi dimensione ed in qualsiasi settore operino, che siano dotate di un prodotto valido ed abbiano mercati di riferimento ancora buoni; supportarne con strumenti innovativi la loro crescita dimensionale, privilegiando gli investimenti nella ricerca e sviluppo nonché nell'innovazione di processo e di prodotto, utilizzando al meglio i centri di eccellenza e le università Toscane nella crescita dimensionale del sistema produttivo. Dovremo davvero essere capaci di "fare sistema", pur nella consapevolezza che di questa frase, negli ultimi anni, abbiamo forse abusato; ma in momenti di difficoltà occorre fare uno sforzo in più per superare localismi e corporativismi e fare fronte comune per il rilancio dell'economia.
Concentrare le risorse creando un'unica grande banca di garanzia regionale fortemente capitalizzata che possa intervenire oggi nella crisi economica, domani negli investimenti infrastrutturali e nell'edilizia sociale.
Creare un fondo di cosiddetto "turnaround" al quale poter fare riferimento per interventi di crisi aziendali molto acute, a salvaguardia dell'occupazione e per rilanciare le imprese.
Chiamare a partecipare ed a contribuire ad un unico progetto condiviso tutto il sistema economico toscano: Regione – Fondazioni Bancarie – Sistema Camerale.
Salvaguardare con tutti i mezzi e gli strumenti a disposizione il sistema bancario regionale: la presenza sul territorio di una grande banca di peso internazionale è un valore prioritario ed assoluto.
Sono queste le proposte che i Socialisti avanzano al Presidente della Giunta Regionale ed alla società toscana, convinti che possano rappresentare una forte risposta a ciò che oggi il nostro sistema produttivo e imprenditoriale si attende dalle istituzioni e dalla politica.

Il fondo è uscito su Il Giornale della Toscana dell'11 novembre '08



PIAGGIO E GALILEO VACUUM SYSTEMS: DUE CASI DIVERSI, DUE ESEMPI DI CRISI

Nelle settimane che hanno preceduto il Consiglio regionale straordinario sull'economia, il Partito Socialista si è occupato di due casi delicati: la Piaggio di Pontedera e la Galileo Vacuum Systems di Prato.
Si tratta di due situazioni piuttosto diverse ma che ben rappresentano il difficile momento che sta attraversando la nostra regione e sulle quali il Ps ha presentato due interrogazioni orali a risposta urgente per conoscere lo stato dell'arte di una crisi che purtroppo sembra ben lontana dal risolversi.
La proposta, poi recepita dalla Giunta regionale, è stata quella di creare un'apposita "task-force", presieduta dal Presidente Martini con la collaborazione ed il contributo di tecnici ed esperti economici e finanziari, che affronti in maniera organica la crisi occupazionale che sta investendo un numero sempre maggiore di aziende della Toscana.
Su Piaggio è necessario comprendere i motivi che hanno portato ad una interruzione della trattativa sui salari dei dipendenti e capire se questa situazione di stallo non sia in realtà il preludio di un progressivo ridimensionamento dell'azienda e di tutto il distretto. Per arrivare ad una positiva conclusione serve un passo concreto da parte della dirigenza Piaggio in merito al soddisfacimento delle richieste normative, specialmente in materia di sicurezza, ambiente, mercato del lavoro, ma soprattutto in merito ai salari. Con altri due nodi da sciogliere: la stabilizzazione di 900 lavoratori precari prevista nella vertenza - un risultato che andrebbe a rafforzare il legame dell'azienda con il territorio - e le prospettive dopo l'annuncio di aprire uno stabilimento in Vietnam che, assorbendo circa la metà dell'attuale produzi one, parrebbe strategicamente in contrasto con una prospettiva di potenziamento del distretto di Pontedera.
Diverso il discorso per la "Galileo Vacuum Systems" di Prato, azienda di eccellenza nel proprio settore che sta attraversando una pesante situazione finanziaria a causa di una grave mancanza di liquidità. Uno scenario che sta provocando ripercussioni negative sulla stabilità occupazionale dei 53 dipendenti (3 dei quali dirigenti), che da mesi percepiscono lo stipendio mensile con notevole ritardo e che si trovano a lavorare in un ambiente nel quale sono sospese anche la pulizia dei locali, il servizio mensa aziendale e l'erogazione dell'acqua calda. Si tratta di una situazione a dir poco paradossale, con un'azienda leader nel suo settore, attiva in 400 paesi, con oltre 500 impianti già venduti in tutto il mondo ed un indotto di almeno 200 lavoratori (l'80% dei quali opera sul territorio regionale) che non è in grado di produrre quanto acquisito a causa della mancanza di liquidità. La situazione della "Galileo Vacuum Systems" pur con elementi peculiari che la disting uono da altre realtà, va ad inserirsi in una crisi economica generale e a rappresentare l'ennesimo caso di grave difficoltà per un'azienda fortemente legata con il territorio su cui opera. È dunque necessario che la Regione si faccia promotrice di un incontro tra le istituzioni, i vertici dell'azienda e le rappresentanze sindacali per valutare la situazione ed individuare eventuali azioni per far fronte alla crisi.

Interrogazione Piaggio

Interrogazione Galileo Vacuum Systems


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