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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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sabato 19 marzo 2011

A Siena i Riformisti hanno incontrato il candidato Franco Ceccuzzi


Il direttivo comunale dei Riformisti di Siena ha incontrato il candidato sindaco della coalizione di centro sinistra Franco Ceccuzzi. E’ stato un confronto chiaro, corretto e leale, nel quale sono stati ribaditi i punti programmatici fondanti della coalizione, sui quali c’è stata grande sintonia.

I Riformisti per primi hanno creduto nella candidatura espressa dal partito di maggioranza relativa, il Pd, che legittimamente e politicamente doveva esprimere il candidato sindaco, senza passare dalle primarie che rischiavano di essere solo motivo di divisione.

Qualche mese fa eravamo soli a dire questo, adesso tutti hanno convenuto che era la scelta migliore, anche con qualche imbarazzo e con evoluzioni da “trapezzista”. E’ evidente che in una coalizione ampia, coesa per il bene della città, ma frutto della sintesi di culture diverse ci possano essere dei principi non omologhi, essendo gli stessi specchio della società civile, dove non tutti si sentono eredi di una stessa cultura, per fortuna. Tutto ciò secondo i Riformisti è un valore ed un fattore che unisce, visto che lealmente dichiarato, e non causa di divisione.

Siena ha bisogno di un governo forte per uscire dalla crisi economica che ha coinvolto non solo la città, ma tutto il mondo. La città ha bisogno di “governabilità”, di forze che lealmente sostengano le azioni governative, dialogando, discutendo se necessario, ma uniti nel sostenere le sintesi che usciranno dal democratico confronto, con la lealtà delle persone corrette, che hanno davanti solo il bene della città e dei cittadini.

Fin dal 1921 i socialisti nel congresso di Livorno si differenziarono con una scissione dalle forze che facevano riferimento ai dettami di Lenin e di Stalin poi. Sono passati quasi 90 anni, che hanno visto comunque le forze socialiste e comuniste, insieme a quelle cattoliche, collaborare per il bene di Siena e dell’Italia, dalla Resistenza con i Partigiani socialisti come Sandro Pertini, fino al governo del territorio di questi anni, nel rispetto dei reciproci valori, lealmente, trovando sempre la giusta sintesi per il bene della comunità, sapendo di rappresentare anche fasce di cittadini culturalmente assortite. I socialisti hanno tolto la falce e martello dal simbolo nel 1985, in tempi non sospetti, altri, legittimamente, li hanno ancora, come testimonianza della loro cultura.

I Riformisti ed il loro candidato a sindaco hanno convenuto che nei prossimi anni la città si troverà di fronte a sfide nuove. La crisi economica e le minori risorse a disposizione degli enti obbligheranno ad azioni radicalmente diverse da quanto accaduto negli ultimi decenni. In questo senso è necessaria una discontinuità nel metodo e nella forma. I Riformisti sono stati parte del governo della città ed ovviamente non rinnegano le scelte che hanno votato e sostenuto in tanti anni, nella logica sopra esposta. Ovviamente ogni forza politica ha i suoi livelli di responsabilità, secondo il peso della rappresentanza. Non si può essere di lotta e di governo, non fa parte della cultura socialista e sarebbe offensivo nei confronti dei cittadini, che hanno ampia capacità di vedere, leggere e capire, quindi decidere chi rappresenta meglio le loro aspettative.

Metodo diverso significa anche azioni chiare e decise, una fase i cui le “non scelte”, rimandare, concertazioni infinite tese solo a perdere tempo non saranno possibili. I cittadini, i giovani senesi, i tanti anziani, le aziende, i commercianti, gli imprenditori, i liberi professionisti hanno bisogno di azioni immediate e forti in risposta alla grave crisi, che vadano a sommarsi a quelle già intraprese dando alle stesse una spinta decisiva.

I Riformisti ed il loro candidato Franco Ceccuzzi hanno convenuto che dovranno essere gli elettori ad indicare i livelli di rappresentanza delle forze politiche nei prossimi organismi di governo, con un’operazione chiara e limpida, trasparente. Saranno i senesi con il loro voto a dettare le griglie di rappresentanza. Su questo c’è stata totale sintonia fra i Riformisti ed il candidato a sindaco della coalizione di centro sinistra.

Orgogliosamente il simbolo dei Riformisti sarà il più vecchio nella prossima scheda elettorale, segno che nel tempo le scelte fatte hanno avuto il sostegno della città. La lealtà e la totale trasparenza con la quale i Riformisti dialogano con la città siamo sicuri che avranno il giusto premio anche numerico dentro le urne il prossimo maggio.

Per questa ragione i Riformisti hanno proseguito nella loro condivisone dei valori con la società civile con il mondo delle professioni, delle partite iva, dei commercianti, degli artigiani, dalla scuola, della cultura, di tutto un mondo che ha bisogno di chiarezza e di rappresentanza.

Ci siamo aperti al confronto ed abbiamo trovato delle grandi sintonie che ci auguriamo di poter sostenere con forza e vigore grazie al massiccio sostegno dei nostri elettori.

Adesso è il momento dei fatti. I Riformisti sono pronti a fare la loro parte a dare il loro contributo alla coalizione di centro sinistra ed al candidato sindaco Franco Ceccuzzi. Per concludere ricordiamo una bella frase di Sandro Pertini, Presidente e Partigiano, uno dei padri storici del Partito Socialista Italiano e del riformismo, anche se qualcuno la sua fiera appartenenza al nostro partito finge o ha difficoltà a ricordarla: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”.

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